More e mamme
Una nuova Azienda Agricola dal nome originale?
Un’allusione alla bellezza bruna femminile tutta latina?
Niente di tutto questo…
Da una parte si tratta semplicemente delle more di rovo, i gustosi frutti neri della tarda estate.
Dall’altra, parliamo delle more e le abbiniamo alle mamme perché, e questo forse pochi lo sanno, questi frutti sono un ottimo alleato di mamma & bambino nelle prime fasi della gravidanza: sono ricche infatti di acido folico o vitamina B9.
In gravidanza, uno scarso apporto di acido folico si è dimostrato fattore predisponente ad alcune importanti malformazioni, soprattutto a livello neurologico. Alle mamme viene infatti consigliato, addirittura per tutta la gravidanza, un integratore di acido folico.
Le more sono i frutti del rovo (rubus fruticosus o ulmifolius), sempre più diffuso nei tanti terreni e boschi abbandonati alla flora spontanea: la spinosa pianta di more si diffonde spontaneamente sempre di più ma non sempre è in grado di produrre i frutti migliori quando cresce allo stato totalmente selvatico e non è esposta sufficientemente alla luce del sole.
Forse molti di noi hanno impressi nella memoria ricordi di scorpacciate di more fatte da bambini in qualche bosco, con tanto di tracce inequivocabili sulla lingua diventata blu, sulla bocca, su tutta la faccia e sui vestiti.
Le proprietà delle more non si limitano però ad alimentare ricordi più o meno nostalgici e a suggerirne il consumo solamente alle mamme in dolce attesa.
Esse sono infatti probabilmente i frutti con la più alta concentrazione di antiossidanti, sono ricche di fibre e di sali minerali, una buona fonte di vitamine e sono pure diuretiche, senza presentare vere e proprie controindicazioni.
A questo punto basta! Queste benedette more sono talmente perfette da diventare antipatiche! Sicuramente faranno almeno ingrassare…
E invece no: sembra incredibile ma le more, con sole 43 Kilocalorie per ogni 100 g, forniscono un pieno di energia a basso indice glicemico e possono pertanto essere liberamente consumate anche da chi soffre di diabete.
Ma se sono così perfette e fanno così bene, perché sono così introvabili? Perché è così raro trovarle nei negozi e nei supermercati, soprattutto se le volessimo fresche? Perché quando le troviamo fresche, facilmente le riponiamo, dopo esserci presi un bello spavento nel leggerne il prezzo?
La risposta sta nelle caratteristiche stesse di questo frutto che rivela così anche lui i suoi “lati deboli”:
• può essere raccolto solo a mano
• deve essere raccolto solo dopo che è giunto alla giusta maturazione alla pianta
• è soggetto ad un rapido deperimento, al punto tale che è consigliabile consumarlo nel giorno stesso dell’acquisto.
Certo: i benefici delle more, seppure in forma un po’ ridimensionata, si possono godere anche dopo il surgelamento o la trasformazione in confettura. Nulla a che vedere però con il frutto fresco!
Il prossimo agosto, tutti a caccia di more quindi? Certamente farà bene ai nostri polmoni, al nostro fisico e a tutto il nostro organismo. Inoltre le more alle nostre latitudini si possono trovare fino a 1700 metri di quota. Una buona idea sarà quindi di cercarle la prossima estate (fine agosto e settembre) ogni volta che ci capiterà di frequentare boschi di pianura, di collina o di montagna.
Sempre più spesso però le piante di more non si trovano soltanto allo stato selvatico: negli Stati Uniti e nei paesi dell’Est Europa la coltivazione di more è diventata professionale. In inglese si chiamano “blackberries” e ci basterà cercare su internet per esempio “Oregon blackberries” per avere un’idea di come le coltivazioni di more siano già la normalità oltreoceano: l’Oregon, nel Nordovest degli Stati Uniti, sta da anni accrescendo i volumi e già nel 2009 era giunto a produrne 25.000 tonnellate in un anno.
Con un “pedigree” di questo genere, anche nella nostra bella Italia coltivare more sta diventando un’importante attività.
Le mamme attuali e future - e tutti noi - troveremo sempre più facilmente in commercio questo nostro prezioso alleato, buono e naturale.
Concludendo: more “more and more”! MORE sempre di più!

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